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Moratoria bancaria sì, ma attenzione al rating (effetto Forbone)

By Marzo 13, 2020 87 Comments

LE MISURE GIÀ ATTIVATE

Per facilitare o consentire l’accesso al credito, il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha ampliato il plafond per il finanziamento delle banche da 1 a 3 miliardi di euro, che saranno erogati a tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie aderenti alla “Piattaforma Imprese”. Queste risorse sono immediatamente disponibili e serviranno a sostenere investimenti ed esigenze di capitale circolante delle imprese nazionali.

Per supportare le attività di export e internazionalizzazione, SACE ha previsto interventi per ulteriori 4 miliardi di euro, in prospettiva del Piano per la Promozione del Made in Italy coordinato da MAECI, ICE e Gruppo CDP. Si tratta di iniziative volte sia a sostenere le necessità di capitale circolante, sia a rilanciare le esportazioni e diversificare i propri mercati di riferimento.
In questo contesto, SACE dedicherà:

  • un plafond fino a 1,5 miliardi di euro di garanzie per facilitare l’erogazione di finanziamenti bancari a supporto delle esigenze di capitale circolante per immettere nel sistema, attraverso i partner bancari, nuova liquidità soprattutto per le PMI
  • un plafond di 2 miliardi di euro di coperture assicurative per nuove linee di credito per aiutare le imprese italiane nella penetrazione di nuovi mercati sostenendo l’acquisto di beni e servizi italiani da parte di acquirenti internazionali
  • un plafond di 500 milioni di euro per rilanciare l’export assicurando nuove operazioni di PMI, verso altre aree a elevato potenziale di domanda per i prodotti italiani quali America Latina, Africa e Medio Oriente. Il tutto con condizioni assicurative favorevoli, nel rispetto del quadro normativo internazionale vigente e senza l’applicazione di alcun costo per la valutazione di affidabilità della propria controparte.

Inoltre, in complementarietà con il sistema bancario, SACE concederà una moratoria fino a 12 mesi sui finanziamenti a medio-lungo termine garantiti, in linea con le misure promosse all’Associazione Bancaria Italiana (ABI) o da singole banche. Tale misura sarà estendibile a tutte le imprese del territorio nazionale che siano state danneggiate direttamente o indirettamente dall’emergenza. La società di factoring SACE Fct concederà ai propri clienti una estensione fino a 6 mesi dei termini di dilazione e la società di assicurazione SACE BT concederà ai propri clienti una proroga dei termini previsti per il pagamento del premio fino al 30 aprile e una proroga di 60 giorni per la gestione degli altri adempimenti previsti in polizza.

Queste nuove iniziative si aggiungono e aggiornano le misure già annunciate dal Gruppo. In particolare:

  • finanziamenti Piattaforma Imprese: erogazione di liquidità fino a 1 miliardo di euro (ora ampliata fino a 3 miliardi) a tassi calmierati da destinare a PMI e Mid-cap tramite il sistema bancario;
  • finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione gestiti da SIMEST: 1) rifinanziamento del Fondo 394 pari a 400 milioni di euro; 2) moratoria di 6 mesi dei termini per la presentazione di documentazione e rendicontazione e posticipo di 6 mesi dei periodi di pre-ammortamento e ammortamento del prestito concesso – nel caso di iniziative che sono state rinviate; 3) eliminazione della maggiorazione del 2% prevista per le revoche, per la parte di rimborso del finanziamento delle spese non effettuate – nel caso di iniziative che sono state invece cancellate.
  • mutui per enti locali: differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 dei mutui in essere per i comuni delle aree interessate dall’emergenza del Coronavirus, individuati dal DPCM 23.2.2020 (8 enti locali in Lombardia e 1 in Veneto) che potranno quindi essere corrisposte in un periodo di 10 anni, a partire dal 2021.

RATING (FORBONE EXPOSURE)

Il principio contabile IFRS 9 richiede che l’operatore finanziario proceda a ricalcolare il valore lordo dell’attività finanziaria come valore attuale dei flussi di cassa previsti dalle nuove condizioni contrattuali, scontati al tasso di interesse originario. L’utile o perdita derivante dalla rinegoziazione dovrà essere rilevata a conto economico. Inoltre, ai fini dell’allocazione in uno degli stage previsti dal modello generale bisognerà valutare se è intervenuto un aumento significativo del rischio di credito; ciò avverrà confrontando il rischio di default alla data di reporting (in base alle nuove condizioni contrattuali) con il rischio di default originario (sulla base delle condizioni contrattuali iniziali). La definizione contabile di attività finanziaria oggetto di modifiche contrattuali si sovrappone alla definizione prudenziale di forborne exposure introdotta dall’ABE. In generale, l’aspettativa è che posizioni classificate come performing forborne exposure ai fini regolamentari siano assegnate allo stage 2, mentre posizioni classificate come non-performing forborne exposure allo stage 3.

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